classificazione delle patologie
I linfociti sono gli elementi circolanti responsabili della risposta immunitaria sia cellulomediata, sia umorale. Nel corso dei primi anni di vita essi costituiscono il 30-70% del totale dei globuli bianchi presenti nel sangue periferico e il 10-30% degli elementi cellulari midollari. In base al tipo di risposta immunitaria alla quale sono deputati, si distinguono in: – linfociti – linfociti B – linfociti non T-non B, detti “Null”. Poiché in condizioni di non attivazione non è possibile differenziare morfologicamente queste popolazioni, si deve ricorrere alla tipizzazione degli antigeni di membrana, normalmente presenti sulla superficie citoplasmatica. A seconda del luogo in cui risiedono, i linfociti agiscono sia in qualità di effettori diretti dell’azione di distruzione, sia come mediatori, liberando gli anticorpi; alla prima categoria fanno capo i linfoci- ti T, alla seconda i linfociti B. Linfociti T Timodipendenti, sono responsabili dell’immunità di tipo cellulomediata. Agiscono a diretto contatto con l’ospite non desiderato, non self, inibendone la crescita e uccidendo gli elementi estranei. Cooperano con altre cellule del sistema immunitario per difendere l’organismo da varie forme di infezioni (virali e batteriche). È noto che i linfociti T giocano un ruolo chiave nello sviluppo e nel mantenimento delle malattie allergiche, così come è ormai generalmente accet- tata la classificazione dei linfociti T helper in sotto- popolazioni distinte dal punto di vista funzionale per la produzione di citochine. Sono state descritte almeno tre differenti sottopopolazioni di linfociti T: – i Th1, che producono IL-2, INF (interferon) e TNF (Tumor Necrosis Factor); – i linfociti Th2, che producono IL-4, IL-5 e IL-13; – i linfociti Th0, che producono sia le interleuchine proprie dei Th1 che quelle dei Th2. Linfociti B È stato dimostrato come alcuni elementi cellulari staminali migrino dal sangue negli organi bursa- equivalenti (così chiamati perché equivalenti alla “borsa di Fabrizio” degli uccelli), dove vengono a contatto con le cellule epiteliali; i linfociti che crescono qui sono detti per l’appunto linfociti B, e sono responsabili dei meccanismi dell’immunità umorale. Alcuni, sottoposti a stimolazione da antigene, rispondono trasformandosi in cellule con un citoplasma basofilo e con aspetti cromatinici bla- stoidi. Queste cellule stimolate si trasformano nel giro di pochi giorni in plasmacellule attive. L’azione dei linfociti è molto importante nella patogenesi della rinite allergica. In particolare nella patogenesi delle reazioni allergiche svolge un ruolo cardine la preponderanza del sottotipo Th2, in grado di rilasciare tra le altre citochine anche l’IL-4 (responsabile dello switch isotipico IgE orientato): in presenza di questa citochi na, infatti, i linfociti T presentano l’antigene ai linfociti B, che in seguito ad appropriati stimoli (IL-2, IL6) si trasformano in plasmacellule, addette alla sintesi di IgE specifiche.
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