La mastcellula

La mastcellula è una cellula distribuita in tutti i tessuti dei mammiferi. È presente sulle superfici mucose e sierose, nei tessuti linfoidi e connettivali ed è associata al tessuto nervoso, ai vasi sanguigni e al tessuto neoplastico (Figura) La sua localizzazione tessutale la distingue dai leucociti basofili, una categoria di cellule circolanti che invadono i tessuti solo durante gli eventi infiammatori. Nella mucosa bronchiale e in quella nasale i mastociti sono situati all’interfaccia con l’ambiente esterno e sono le prime cellule che interagiscono con gli allergeni inalati. La dimostrazione che tali cellule partecipano alle reazioni allergiche deriva dal fatto che nel liquido di lavaggio dopo provocazione allergenica si trovano mediatori di derivazione mastocitaria. I precursori dei mastociti originano nel midollo osseo e passano successivamente nel sangue periferico per raggiungere i tessuti: qui maturano grazie all’influenza locale di alcune citochine. Studi condotti sui roditori suggeriscono che nel midollo osseo la replicazione e il reclutamento dei progenitori dei mastociti sono stimolati dalla presenza di IL-4 e da complessi IgE.Gli aspetti istologici dei mastociti e dei basofili hanno affascinato i ricercatori sin dall’epoca degli esperimenti innovativi di Paul Erlich, intorno al 1870; Caratteristica è la colorazione metacromatica dei granuli, i quali mascherano quasi totalmente il nucleo. tali esperimenti dimostrarono che tali cellule si coloravano metacromaticamente con determinati coloranti. Ancora oggi, infatti, coloranti come il blu di toluidina sono normalmente utilizzati per evidenziare i mastociti e i basofili. Peraltro, la reazione istochimica metacromatica, nella quale il colorante basico interagisce con i proteoglicani acidi dei mastociti o dei basofili, presenta vari svantaggi. In primo luogo, essa non consente di distinguere tra i mastociti e i basofili, la cui differenziazione si basa su altre caratteristiche morfologiche; in secondo luogo, le condizioni di colorazione devono essere attentamente controllate e, anche in questo caso, la metacromasia vera può essere difficile da interpretare, fatto che potrebbe indurre un’erronea valutazione nel conteggio dei mastociti. I mastociti e i basofili sono caratterizzati dalla presenza di recettori ad alta affinità per le IgE sulla membrana cellulare. Le mastcellule sono state da tempo considerate come cellule dotate di un ruolo fondamentale nella fase acuta della flogosi allergica. Si ritiene che esse siano anche responsabili degli eventi iniziali della flogosi allergica cronica. Nel loro insieme, l’istamina, la triptasi, il PGD2 e il LTC4 derivati dai mastociti, sono responsabili dei sintomi delle reazioni di tipo immediato che si verificano dopo la provocazione allergenica. Nel naso i mediatori dei mastociti inducono rinorrea, ostruzione nasale e starnutazione attraverso l’azione sui microvasi e sulle terminazioni dei nervi sensitivi. La produzione concomitante di LTC4, PGD2, fat- tori chemiotattici e citochine darebbe inizio all’a- desione, alla migrazione e al priming dei leucociti. Una volta che tali cellule migranti abbiano raggiunto la sede della stimolazione allergenica, l’interazione con l’allergene o la presenza di elevate concentrazioni locali di citochine indurrebbe la liberazione di mediatori. L’IL-4 agirebbe anche come stimolo per la prolungata sintesi de novo di IL-3, IL-4, IL-5, IL-10 e GM-CSF da parte dei linfociti Th2, che rappresentano le cellule fondamentali per l’induzione della produzione di IgE parte dei linfociti B e per il mantenimento della reazione infiammatoria allergica cronica. In definitiva la mastcellula può essere considerata come una delle principali cellule responsabili dell’induzione sia delle reazioni allergiche di tipo immediato, sia della flogosi allergica cronica dove la fase terminale è costituita da un’imponente degranulazione e liberazione dei mediatori chimici primari e secondari.